sabato 18 ottobre 2014

Chi l'ha visto? Darkness life

Ah, gli anni novanta!
Chi ci capiva una mazza di computer a quei tempi?
Internet avrebbe iniziato a diffondersi nei pc casalinghi dal 1995 in poi (in Italia anche più tardi), ma i creatori di fiction erano affascinati da un altro concetto misterioso che  supponevano si sarebbe diffuso di lì a pochi anni:  "REALTA' VIRTUALE".

Se non avete idea di che diavolo stiamo mai parlando, andatevi a recuperare il filmaccio "The lawnmower man" 1992.
Nel 92 facebook se lo immaginavano così.
Ecco quindi che nel 1995, nel quel di Lucca, la fumettista in erba Manuela Politi decide di lanciarsi nell'autoproduzione e dà alle stampe DARKNESS LIFE numero 1.
L'episodio a fumetti è intitolato "Simbosi S." in copertina e invece "simbiosi" all'interno, la storia è ideata, sceneggiata e disegnata dalla suddetta Politi.
Questo albo ci è stato gentilmente offerto da Stefano Luppichini a cui va tutta la nostra eterna gratitudine.

L'albo è uno spillato di 62 pagine (non numerate) più le quattro che compongono la copertina, la storia in sé è  un po' un incrocio fra Martin Mystere e Dylan Dog:
il professore di informatica Daniel Dark proviene da un'altra dimensione (in tutto il fumetto questa parola sarà scritta come "dimenZione", più e più volte).
 Nel fumetto difatti s'ipotizza l'esistenza di un multiverso, Dark può accedere alle altre dimensioni per un tempo limitato ma fondamentalmente è intrappolato nella nostra (il vostro amato redattore ha notevolmente semplificato la trama).
In questo numero dovrà affrontare un ologramma di un folletto che è stato fuso erroneamente con un essere umano in carne ed ossa e che  effettua efferati omicidi seriali.
 Il fumetto è ambientato in Italia.

L'uomo che si separa dal folletto/ologramma ha la testa girata di 180 gradi (osso del collo spezzato), in questa maniera la volontà dell'uomo non può prevalere su quella dell'ologramma. Il tipo coi baffoni è Daniel Dark.
Dopo quest'unica uscita presumo che il fumetto sia tornato nella realtà virtuale da cui era venuto.
E chissà che fine ha fatto la sua autrice.
Chi l'ha visto?

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