Ah, gli anni novanta!
Chi ci capiva una mazza di computer a quei tempi?
Internet avrebbe iniziato a diffondersi nei pc casalinghi dal 1995 in poi (in Italia anche più tardi), ma i creatori di fiction erano affascinati da un altro concetto misterioso che  supponevano si sarebbe diffuso di lì a pochi anni:  "REALTA' VIRTUALE".
Se non avete idea di che diavolo stiamo mai parlando, andatevi a recuperare il filmaccio "The lawnmower man" 1992.
|  | 
| Nel 92 facebook se lo immaginavano così. | 
Ecco quindi che nel 1995, nel quel di Lucca, la fumettista in erba Manuela Politi decide di lanciarsi nell'autoproduzione e dà alle stampe DARKNESS LIFE numero 1.
L'episodio a fumetti è intitolato "Simbosi S." in copertina e invece "simbiosi" all'interno, la storia è ideata, sceneggiata e disegnata dalla suddetta Politi.
|  | 
| Questo albo ci è stato gentilmente offerto da Stefano Luppichini a cui va tutta la nostra eterna gratitudine. | 
L'albo è uno spillato di 62 pagine (non numerate) più le quattro che compongono la copertina, la storia in sé è  un po' un incrocio fra Martin Mystere e Dylan Dog:
il professore di informatica Daniel Dark proviene da un'altra dimensione (in tutto il fumetto questa parola sarà scritta come "dimenZione", più e più volte).
 Nel fumetto difatti s'ipotizza l'esistenza di un multiverso, Dark può accedere alle altre dimensioni per un tempo limitato ma fondamentalmente è intrappolato nella nostra 
(il vostro amato redattore ha notevolmente semplificato la trama).
In questo numero dovrà affrontare un ologramma di un folletto che è stato fuso erroneamente con un essere umano in carne ed ossa e che  effettua efferati omicidi seriali.
 Il fumetto è ambientato in Italia.
|  | 
| L'uomo che si separa dal folletto/ologramma ha la testa girata di 180 gradi (osso del collo spezzato), in questa maniera la volontà dell'uomo non può prevalere su quella dell'ologramma. Il tipo coi baffoni è Daniel Dark. | 
 | 
Dopo quest'unica uscita presumo che il fumetto sia tornato nella realtà virtuale da cui era venuto.
E chissà che fine ha fatto la sua autrice.
Chi l'ha visto?