domenica 27 dicembre 2015

Edifumetto-Attualità Flash N.1!

Salute a tutti, famelici degustatori di pocket erotici col marchio dello squalo in copertina!
In questo post leggeremo insieme l'episodio "Il nuovo racket", contenuto nel primo numero di "Attualità Flash", uscito il febbraio del 1984, scritto da non-so-chi e disegnato dal grande Bruno Marraffa, in maniera molto  affrettata e sintetica ma sempre con una grande efficacia, dobbiamo dire.

Storia ispirata ai fatti di cronaca nera, o comunque alle leggende metropolitane propagate da certi rotocalchi scandalistici, con personaggi assimilabili al genere cinematografico del "poliziottesco" ma pigiando sull'acceleratore del politicamente scorretto fino a presentarci il crimine che vince!
E quale casa editrice di fumetti, al giorno d'oggi, avrebbe il coraggio di presentarci qualcosa di lontanamente simile?

#Le scene di sesso non saranno presentate, non voletecene, per gustarvi l'edizione integrale non vi resta che scaricarla da qui!

Si parte (cliccate sulle immagini per leggerle in grande):









Torniamo dalla nostra rapitrice (e saltiamo la dettagliata scena di sesso che la introduceva):
Di nuovo cambio scena: "Il giorno dopo, nella zona del Giambellino, a Milano..."






Usciti i due la bionda viene accompagnata da uno degli uomini del boss a lavorare, perché la didascalia si premunisce di dire che "Marta, di professione puttana, batte nella zona di Pavia...".
Segue una simpatica scenetta, ambientata durante la notte lavorativa di Marta, in cui la nostra  s'imbatte in un cliente così voglioso da concludere subito...perché era importante far vedere al lettore tutte le sfaccettature del personaggio Marta!












A questo turno Marta si ritrova come cliente un superdotato che le sfonda...ehm...il lato B! 
E quindi il mattino dopo...                                                                                                              





Non resta che salutarci con la strepitosa cover di Roberto Molino!

venerdì 13 novembre 2015

Alan Moore + H P Lovecraft = Neonomicon

(Considerazioni personali e recensione del volumetto Panini Comics da me acquistato)

Che Moore amasse il soprannaturale non era certo un mistero (si legga per esempio lo splendido From Hell) tant'è vero che nell'ultima parte della sua vita il nostro bardo di Northampton è addirittura diventato un mago, facendo perfino spettacoli nelle vesti di prestigiatore (scrivo prestigiatore perché io non credo ai maghi, ovviamente).

Naturale quindi il connubio con lo scrittore di Providence: era solo questione di tempo.

Nel 2011  esce l'ultimo episodio di Neonomicon (da non confondere-come ho fatto io-con Necronomicon) che vi recensisco , con un bel ritardo, nel 2015! Ma che volete farci: io il volumetto l'ho preso adesso!


La splendida cover dell'edizione Panini


 NEONOMICON
 PANINI COMICS
#Alan Moore's Neonomicon Collected# Avatar Press
176pp su carta lucida/ Colore
17,00 €


Il volume in mio posesso, edito dalla Panini, contiene due serie a fumetti: "il cortile" e "neonomicon".
Sono due serie ovviamente collegate fra loro.

"Il cortile" è l' adattamento a fumetti di un racconto scritto dallo stesso Moore, Neonomicon ne rappresenta il seguito.

In pratica il racconto "il cortile" ,da cui scaturisce questa saga a fumetti, s'ispira all'idea base del racconto lovecraftiano "l'orrore a Red Hook", in cui un poliziotto appassionato di esoterismo indaga presso un sobborgo neworkese pullulante d'immigrati clandestini dediti a misteriosi e terrificanti riti pagani.
 Moore parte da quest'idea base per poi svilupparla ulteriormente mettendoci altri elementi presi dall' universo lovecraftiano e, soprattutto, tirando fuori, senza alcun tipo di autocensura, i sottotesti sessuofobici e xenofobi che lo scrittore di Providence infilava un po' qui e un po' là.

Il Mago Moore quindi riesce nel suo intento? (attualizzare Lovecraft senza tradirlo?)

Direi di sì per quanto riguarda il sesso, direi di nì per quanto riguarda la xenofobia che ho trovato semplicemente accennata all'inizio della storia.

Bello l'inserimento dell'uso delle droghe nella trama che si amalgama bene coi deliri lovecraftiani, d'altronde la psichedelia è sempre stato un punto di forza del buon vecchio Alan!
Ed è divertente il contrasto fra il misticismo lovecraftiano (che però veniva descritto nella sua vita privata come un razionalista) e la lucidità analitica di Moore; mi ha ricordato il contrasto che si creava nel film Shinning fra Kubrick e King.

Moore va dritto come un treno nello sviscerare i temi lovecraftiani fregandosene della ricerca dell'orrore, cioè non usa trucchetti per generare suspense; l'unico punto in cui lo fa è quando usa una soggettiva sfuocata per mostrare cosa vede (cosa non vede in realtà) la protagonista senza le lenti a contatto che le correggevano la miopia, un bell'artificio narrativo per far immaginare al lettore il peggio, ma per il resto sembra che non  voglia sovraccaricare il povero lettore americano che dovrà "sopportare"il climax dell'orgia acquatica, in cui assisteremo a falli maschili eretti, abbondanti eiaculazioni e coiti etero, gay e...zoofili(?).

Non ci troviamo quindi dinanzi al visionario ritmo narrativo di From Hell bensì a quello glaciale di Watchmen; lungi da me sostenere che sia tecnicamente sbagliato ma qui si giunge alla nota dolente riguardante il disegnatore: tal Jacen Burrows [ok: ha lavorato su Crossed e io ho degli amici che sbavano su Crossed!] che come stile ricorda un pochino lo Steve Dillon di the Preacher.

Se Dillon su the Preacher si sposava bene coi dissacranti testi di Garth Ennis, qui Burrows si sposa malissimo con H P Lovecraft per niente sostenuto dalla colorazione che se ne sbatte altamente di creare un qualsiasi tipo di tensione o di mistero!
Possiamo considerare Neonomicon proprio un fumetto pornografico in quanto mostra tutto alla luce del sole e meccanicamente senza far lavorare l'immaginazione del lettore; e questa mi sembrerebbe, ma non sono un esperto e potrei sbagliarmi, la linea editoriale dell'Avatar Press.

C'è da dire poi che Moore ha un'ironia sottile che, secondo me, non aiuta ad evocare l'orrore cosmico lovecraftiano (se avete mai letto H P L saprete che pigliava tutto dannatamente sul serio), emblematica è la scena dello stupro (non aggiungo altro per non spoilerarvela) che da blasfema e devastante come doveva essere si trasformerà , in un secondo momento, quasi in "burletta"...


Col risultato che chi cercherà "un fumetto di Alan Moore" sarà pienamente soddisfatto mentre chi cercherà "un fumetto dell'orrore" lo sarà un po' meno...
Non saranno delusi invece i fan dello splatter qui discretamente presente...


Conclusione: lettura consigliata per avere un bel bignami sull'universo lovecraftiano (ma attualizzato e proiettato verso il ventunesimo secolo)e per leggersi i dialoghi meravigliosi di Moore, ma ci sarà un prezzo da pagare: i banalissimi disegni!
Avatar Press- tutti i diritti riservati



sabato 27 giugno 2015

MACHO: il gay che non si sposa! (Edifumetto)

Conoscete il fumetto  MACHO?!
E' molto probabile di no.
M. è un tascabile Edifumetto spuntato fuori nel 1984, avente protagonista una specie di supergay culturista dotato di un insaziabile appetito sessuale, e piuttosto talentuoso nel cacciarsi nei guai.

Ispirato fisicamente al pornomodello  tedesco (nato in Polonia però) Peter Berlin

Macho (non conosciamo né il nome né il cognome) nel numero uno della collana ci viene presentato come uno scaricatore di porto olandese che occasionalmente posa per foto hard.

Ogni numero ci presenta uno schema similare in cui dei soggetti malvagi effettuano violenze sessuali (fino all'omicidio) in un ambiente più o meno degradato e più o meno confinante col mondo della prostituzione maschile o comunque della promiscuità sessuale spinta (nel fumetto i preservativi non vengono mai usati sebbene l'AIDS fosse da pochi anni divenuto l'incubo dei media occidentali), dopodiché compare Macho a raddrizzare i torti a suon di sganassoni e...perforazioni anali!
M. abbandonerà dopo pochi numeri l'Olanda per approdare negli Usa, decidendo di fare una vita on the road e prostituendosi occasionalmente, ma anche facendo sporadicamente il body builder, il pompiere, oppure il giocatore di football americano, sempre dalla parte dei più deboli ma costantemente alla larga dalla polizia.

Questo assurdo fumetto, oltre a contenere un elevatissimo tasso di spregiudicata omosessualità, non disdegna nemmeno i transessuali, le ninfomani , le belle donne,le ammucchiate, o il bondage, il tutto condito da dialoghi a dir poco deliranti!
"il mestruo di tua madre"
Non siamo a conoscenza di chi fosse il genio che scriveva gli sboccatissimi dialoghi, [edit: era scritto dal braccio destro di Renzo Barbieri: Paolo Ghelardini in arte "Cioz", creatore, fra l'altro, de "Il Paninaro"] certo è che avere un disegnatore fisso del calibro di Bruno Marraffa ha significato raggiungere delle vette di comicità incredibili in un fumetto che sulla carta doveva risultare peso quanto Salò di Pier Paolo Pasolini! (lo stesso "percorso" del celebre NECRON di Magnus).

"asgh!"
Una sottolineatura poi meritano i titoli degli episodi che erano qualcosa di sublime, come commentare quindi "Uccelli da rogo" "Coraggio, fatti inculare!" "Chiappe di livido blu" "Metti una sega a cena" "Nick dal palo freddo" "Il tempo delle pere" ?? Incommentabili! Ci possiamo solo inchinare dinanzi a tanta grazia!

Per farvi capire che razza di capolavoro fosse M. ci apprestiamo quindi a dare uno sguardo all'ultimo numero della collana
le cover sono di Roberto Molino
(qui la cronologia completa della serie)

Sinossi: M., nel suo vagabondare per gli States, abborda Gaucho, con cui ha un intenso rapporto sessuale; poco dopo essersi salutati M. ne apprende l'improvvisa morte, causata da un incidente avvenuto durante una sessione di sollevamento pesi, decide così d'informarsi presso la coinquilina di G.: Zola, una prostituta.
Subodorando del losco, M. indaga presso la palestra ove è avvenuto l'incidente e ,dopo avergli dato una bella lezione, assicura alla giustizia il proprietario e l'istruttore della palestra che avevano fatto fuori G. per nascondere una serie di gare di body building truccate.

Già la trama è parecchio paradossale, vediamo quindi le scene migliori!

vi avvertiamo che nelle sottostanti vignette saranno presenti nudità e linguaggio scurrile, se siete sensibili a questo argomento vi preghiamo di non continuare la lettura!


(clicca sulle immagini per ingrandirle)









Ok, il tipo inizia a masturbarsi come se niente fosse...

Stiamo censurando il più possibile!
After sex:
"I muscoli li sai usare proprio tutti!"


"Che rottinculo, però giusto!"
Dopo essersi fatto una sauna e pure il proprietario della medesima:

M. va dall'amica di Gaucho


"Scusate il masturbo!"

"Vai a farti le seghe allo zoo!"
Niente copula stavolta ma solo informazioni, quindi M. decide di andare ad indagare in palestra



CUL-TURISMO!
Come già anticipato, M. riesce ad incastrare i colpevoli e, dopo aver chiamato la pula, torna da Zola

L'episodio si conclude con un coito anale e quindi col trionfo della MAZZA PADRONA di Macho!

Speriamo di non aver sconvolto nessuno con queste immagini e dialoghi hard (peraltro ampiamente censurati) e ancora una volta il nostro plauso va all'indimenticato Bruno Marraffa!

Alla prossima!
(un grazie a  vintagecomix.blogspot.it )