martedì 22 maggio 2012

Ossa pesanti


miniracconto appena scritto...da leggere con questo brano in sottofondo burn my shadow




Ossa pesanti

Ora so che è possibile.
Posso farlo.
All’inizio, quando mi è balenata l’idea, credevo fosse un primo sintomo di alienazione.
Il primo passo verso il distacco dalla realtà.
Ma oggi c’è internet.
Basta un po’ di buona volontà, di tempo e di pazienza. Si trovano notizie su qualsiasi cosa.
Quando ho messo quelle due parole accoppiate sul motore di ricerca mi aspettavo di non trovare nulla.
A metà della seconda, invece, erano già apparsi cinque suggerimenti.
Dopo aver premuto il tasto invio un bel po’ di voci.
Tante pagine umoristiche, tanti fake, più o meno ben fatti, tante pagine di mitomani.
Ma almeno cinque tracce utili da seguire.
Che riportavano ad altri indizi, altre scoperte, altre possibilità.
Guardando la strada sotto di me mi vengono in mente tutti i termini che in questo anno mi hanno accompagnato. Zen, ayurveda, buddismo. Persino la quinta disciplina e le pratiche spirituali dei ninja sono state il mio pane quotidiano.
Cosi come altre tecniche note a pochissimi.
Qualsiasi disciplina, pratica, religione, che approcciasse il controllo sul proprio corpo e sulla realtà circostante io l’ho studiata, sviscerata, elaborata.
Ed ora so.
Si può.
So che è possibile.
Ci sono 5 passi fino al limite.
Oltre il vuoto.
E 50 piani.
Poi, sotto, asfalto, macchine, un po’ di gente.
Ma io volerò alto sopra le loro teste.
Il volo umano è possibile.
La realtà è nostra. Sotto il nostro controllo.
La volontà è tutto.
Volere è potere, si dice spesso banalmente.
Ma pochi sono quelli che sanno quanto questa affermazione sia reale.
Voglio volare. E so che lo farò.
Se voglio una cosa fino in fondo la otterrò.
Cinque passi.
E volerò.
E se riuscirò a volare farla tornare da me sarà una passeggiata.

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