bentornati all'analisi approfondita del sacro graal del trash fumettistico italiano: Kill Killer!
Prima di leggere questo post vi invito, se non l'avete già fatto, a visionare il numero uno e il numero due.
Bene, siamo nel giugno del 1999, Pulp Fiction di Tarantino è uscito nel 1994 e Roberto Galati non può esimersi da realizzare un fumetto dalle medesime (?) atmosfere!
Anche questo episodio si apre col consueto prologo prima del titolo. Siamo nello studio di uno psicologo, l'esimio dott. Strunz (non scherzo, nella targhetta dello studio si legge proprio questo cognome) che tiene una seduta con una cliente evidentemente abituale:
e vai! |
Stacchiamo per gustarci una simpatica gag col nostro protagonista
Dopo la telefonata dei testimoni di Geova il nostro riceve la chiamata di sua moglie Kitty, lo chiama direttamente dall'India dove si trova per un ritiro spirituale. Robert è quindi "tornato scapolo" e decide, tanto per passare il tempo, di recarsi in un museo.
E indovinate chi ci trova?
Abbordaggio mediante commento di un quadro! |
Poco dopo, a casa del Roberto:
Galati: non s'interrompe un'emozione! |
Finiti i preliminari si fa sul serio:
Come insegna "Attrazione Fatale": non mettere le corna a tua moglie che non si sa mai con che pazzoide ti vai a mettere!
(L'epico inseguimento automobilistico è stato tagliato, non voletecene!) |
Segue furiosa scazzottata che francamente vi risparmiamo. |
"Accompagnami al più vicino manicomio, prima però baciami!" |
Non vi preoccupate: Moira tornerà!
Vi ricordo che siamo nel 1999:
Prima di salutarci, tavola bonus "macchinine della scuola guida, esterno giorno, interno camera da letto":
e il consueto omaggio redazionale:
disegno di Stefano Luppichini |
Cari trashofili, appuntamento al prossimo post!
A quando la prossima puntata? Io controllo tutti i giorni!
RispondiEliminagentile anonimo, grazie per la passione con cui ci segui (o meglio, con cui segui Roberto Galati) ! siamo lì lì per scannerizzare e pubblicare il numero 4 (mani sporche). la prossima settimana, magari lunedì, lo postiamo!
EliminaSei tartara???!!!! Ma chi lo dice più, che sono praticamente scomparti come gli unni??? Che poi, "occhi a mandorla", un tratto leggermente felino, neppure baltico... ! antenati cinesi???!! Galati ha le idee "leggermente" confuse razzialmente e antrpologicamente parlando!
RispondiEliminaQuando si scrive di fretta in effetti esce fuori un bel po' di confusione! Grazie per la precisazione antropologica!
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