L'immagine sottostante vi chiarirà meglio la cosa:
Gennaio 1972_(grazie a Charles di VintageComiX) |
Ci chiediamo, però, se il Renzo Barbieri romanziere sia altrettanto conosciuto?
Quindi, avendo fortuitamente recuperato un romanzo del nostro, ci accingiamo a farne una recensione.
Con tre premesse: 1) è scritto molto bene 2) ci troverete lo stesso spirito dei fumettacci porno squalo, ma in maniera molto molto più raffinata 3) grande spazio al mondo gay, anche se in un modo un po' stereotipato.
Stiamo parlando di "La sfilata", romanzo del 1985.
Storia corale ambientata nel magico mondo della moda anni 80, ovviamente e rigorosamente a Milano.
Dovendo fare un parallelo con un film molto popolare, diremo che qui c'è tutto quello che non trovate in "Sotto il vestito niente" (film, guarda caso, del 1985).
Nel film di Vanzina, infatti, le trasgressioni con la cocaina e le orge sono compiute da un ricco gioielliere, corruttore di top models troppo ambiziose, mentre di stilisti viziosi non ve n'è proprio traccia; grande assente anche l'omosessualità, che invece, nel mondo reale, interessa l'ottanta per cento degli stilisti.
E, sempre guarda caso, Vanzina trarrà un film da un altro romanzo di Barbieri: Miliardi, nel 1991.
Dicevamo che "La sfilata" non ha un vero protagonista, se escludiamo "il Bel Reame", che sarebbe poi il mondo della passerella milanese degli anni '80.
Ci troviamo, quindi, in piena epoca "Milano da bere".
Alcuni dei personaggi che troverete nel racconto:
la Milano da bere degli anni '80
il bel reame, "quel rettangolo di Milano racchiuso tra via Manzoni, via Senato, corso Venezia, piazza San Babila, corso Matteotti, al cui centro si snoda, regina, la rutilate via Montenapoleone."
"Ciaccio" Irone, alias il Gran Turco, alias il feroce Saladino, stilista padrone di Irone Moda
Rick Stanton, amante bisex di Irone
Alvise Mittaglia, segretario personale di Irone
Sabina Irone, sorella minore di Ciaccio Irone, giovane, ricca e molto gaudente
Lorenzo Diovisi detto "il magnifico", stilista, principale rivale di Irone
Diana Rau, pierre di Irone Moda che sogna un futuro da stilista
Inna Delfino, nipote ventiduenne di Diana Rau, top model ninfomane
Fuxia Taylor, top model americana, amica di Inna e di lei innamorata
Kao Misokubi, fidanzato ufficiale e socio in affari di Diana Rau
Andrea, autista e amante di Diana Rau
Paolo Sgargaglia, playboy milanese, l'uomo della Rolls Royce
Filippo Ranetti, detto l'imperatrice, stilista specializzato in pellicce
Zaco Ottoboni, detto il Moro di Venezia, stilista etero, specializzato in maglioni colorati
Ugo Varanni, agente di moda, caduto in disgrazia e col vizio del gioco
AIDS, malattia misteriosa, diffusa solo fra i gay, compare a fine romanzo
"La sfilata", al contrario del film di Vanzina "Sotto il vestito niente" (che, okay, era principalmente un film giallo), vi precipiterà dentro il mondo dei vincenti della moda milanese, di coloro che ce l'hanno fatta e sono ricchi, ricchi da fare schifo.
"Ricchi da fare schifo" potrebbe proprio essere la tag-line di questa storia, perché, sembra dirci Renzo Barbieri, la ricchezza genera un'enorme insoddisfazione da riempire con ogni genere di perversione e divertimento fatuo, e perché non si è mai ebbri di successo, si vuole essere sempre al top, i primi a raggiungere la vetta del successo, e per farlo si è disposti a qualsiasi mezzo e scorrettezza, piegando il proprio fisico, tramite droghe stimolanti, a massacranti turni di lavoro.
Seguendo il ragionamento di cui sopra, vediamo come i legami sentimentali non siano mai veramente concreti: o sono un'illusione totale, atta a nutrire e consolare il proprio ego, o sono di mero calcolo, atti a sfruttare le agiatezze economiche del proprio partner.
Difficile quindi trovare un eroe positivo all'interno di questo romanzo, si tenderà a parteggiare ora per questo ora per quest'altro personaggio, si proverà umana simpatia per qualcuno, ma, tendenzialmente, tutti deluderanno il lettore.
L'amore con la A maiuscola verrà solo sfiorato da uno dei protagonisti, ma se lo lascerà beatamente sfuggire, pur di non lasciarsi distrarre, che la vetta del successo e lassù che ammalia e chiama, che aspetta.
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