Conosciuto anche dai non lettori di fumetto per le sue donnine magrissime e ricciolute, dalla bocca perennemente socchiusa in maniera provocante.
Chi mastica un po' di fumetto lo inquadra come un disegnatore dal segno pulitissimo e dalle anatomie perfette.
Ma come ha iniziato il giovane Milo?
Ovviamente coi tascabili erotici.
Dalle copertine de Il Montatore (fumetto che fece incavolare Lando Buzzanca)
alla satira pruriginosa di Telerompo.
Torniamo però all'inizio.
Il primo fumetto, in ordine cronologico, realizzato dal Manara è Genius (1969),
per poi arrivare nel 1971 a realizzare il numero 13 di Jolanda De Almaviva la figlia del mare (!)
In un'intervista rilasciata molti anni dopo Milo rivelerà che i vascelli presenti nel fumetto venivano realizzati da un suo amico, mentre il commento generale di Manara sulla serie sarà: "lo sceneggiatore ( Roberto Renzi ) non aveva minimamente idea di cosa fosse l'erotismo".
I disegni, con glì occhi di oggi, risultano sicuramente frettolosi, ma il talento del disegnatore altoatesino è già presente.
Ammirate quindi le proto-donnine di Manara nel numero 16 di Jolanda del maggio 1971.
Buona lettura.
cover: Studio Rosi |
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