Negro.
Parola italiana di uso comune fino almeno a...bo?...gli anni 90 del secolo scorso?
Oggi non la si può più usare (a meno che cerchiate un insulto razzista) , così ci scuserete se la riesumiamo per presentarvi questo fumetto del 1974 dall'allusivo titolo "SUPER BLACK". Perché, vi leviamo ogni dubbio, leggendo le vignette sottostanti ritroverete il termine "negro" più di una volta.
Chi ha creato questo raffinato fumetto probabilmente si è visto tutti i vari Shaft, Foxy Brown, Coffy e blaxploitation varia, dopodiché deve aver pensato che sarebbe stata una cosa figa farne una serie a fumetti: così ci poteva mettere tutte le parolacce e le scene di sesso/violenza che voleva...Riletto al giorno d'oggi appare tutto un pochino forzato (o dovremmo scrivere cringe?) ...
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| SHAFT -1971 |
L'eroe del fumetto (che si chiama proprio SUPER BLACK) porta un bizzarro codino ed è esperto di arti marziali, forse perché è un meticcio (metà nero e metà cinese?), e in questo primo numero apprendiamo che è un criminale abituale che vuole uscire dal giro, ma con una valigetta imbottita di denaro, tanto per avere una giusta pensione.Nel mentre eliminerà i vari gangster che cercano di impedirgli la fuga, si tromberà donne bianche e nere, giusto per tenere fede al suo eloquente nome!
Questa folle collana durerà cinque numeri, tutti usciti nel magico 1974, i bei disegni sono dello Studio Giolitti.
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| cover di Pino Dangelico |
Titolo discutibile, ma è figlio dei suoi tempi. Storia interessante, secondo me avrebbe funzionato anche senza gli intermezzi erotici. Graficamente è davvero bello e di qualità,rispetto ad altre collane dell'epoca ( molto interessante come testi e disegni era anche "lo sciacallo", sempre della Ediperiodici e sempre nei primi anni '70). Forse i tempi non erano maturi per un protagonista di colore nei fumetti italiani...
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